Ennesimo duro colpo ai pescatori di frodo da parte dei guardiapesca della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee di Ragusa, che gestiscono il più antico ed efficiente specifico servizio di controllo nelle acque interne della provincia. Diverse centinaia di metri di reti illegali sono state infatti recentemente individuate e sequestrate lungo le sponde della diga di S. Rosalia. Rilevante, nelle operazioni di recupero di tali ordigni da pesca, è stata la possibilità, prevista in un’apposita convenzione con il Libero Consorzio comunale di Ragusa (già Provincia di Ragusa), dell’ausilio di un natante acquistato dalla stessa Amministrazione diversi anni fa con fondi europei, insieme ad altre attrezzature tecnico-scientifiche, grazie anche alla collaborazione dell’Ittiologo Antonino Duchi. La Provincia di Ragusa è stata la prima in Sicilia a dotarsi di un regolamento di pesca nelle acque interne, già negli anni ’80. La lotta alla pesca di frodo è essenziale per la tutela della fauna ittica e dell’ambiente: essi saranno ripetuti con maggiore frequenza ed in qualunque fascia oraria, proprio per scoraggiare tali comportamenti illeciti.