La Polizia a seguito dello sbarco di ieri di 252 migranti e due salme, ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Guae Malik, nato in Gambia il 02.01.1984, sottoposto a fermo e K. S. di anni 23 senegalese, solo denunciato in quanto le condizioni di salute non permettevano le sue dimissioni con ingresso in carcere. Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri. Il medico legale ha attribuito all’annegamento le cause della morte delle due vittime. I migranti sono partiti di notte dalla Libia in 160 circa (un numero sconsiderato per un gommone) e dopo alcune ore hanno iniziato ad imbarcare acqua fino a quando il centro del gommone non si è del tutto squarciato. A decine sono caduti in mare e solo parte di essi sono riusciti a risalire a bordo mentre altri sono annegati. I migranti superstiti nel dare aiuto a coloro che erano in mare, riuscivano a salvare solo due di loro che dopo poco però morivano. Lo scafista era caduto in mare ma poi è riuscito a risalire ed a continuare la navigazione fino a quando il motore si è guastato e sono rimasti in balia delle onde per tutta la notte ed il giorno successivo, fino a quando sono stati soccorsi dalla motonave.
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