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07/10/2017 -

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RAGUSA, E’ INIZIATO IL CAMMINO DELLA SINISTRA…..

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Un bagno di folla l’apertura della campagna elettorale della lista di “Claudio Fava Presidente – Cento passi per la Sicilia”. Nessuno voleva mancare all’appuntamento di apertura di una nuova esperienza elettorale che vede la Sinistra unità  insieme al civismo. I posti a sedere nell’auditorium della Camera di Commercio di Ragusa erano tutti occupati e qualcuno ha dovuto accontentarsi delle scale, pur di essere presente. Erano presente i quattro candidati iblei alle regionali. Il sen. Gianni Battaglia ha avuto il compito di aprire i lavori della manifestazione e all’avv. Cesare Borrometi ha presentato i candidati della lista raccontando brevemente la storia di ognuno, storie di coerenza e impegno: Francesco Aiello, Giovanni Distefano, Resi Iurato e Salvatore Poidomani, sono riusciti, nei loro interventi, a riscaldare i cuori dei presenti e a infondere quella speranza di cui tutti hanno bisogno perché segnati da un’esperienza di governo che ha ulteriormente affossato la Sicilia. Significativo l’intervento di Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, che ha voluto far sentire la vicinanza di Art. 1 Mdp nazionale ai siciliani che vogliono cambiare perché non si rassegnano: «Nei vostri volti vedo la forza e sento il calore che caratterizza questa splendida terra che ha bisogno di essere governata da donne e uomini per bene. La Sinistra, i valori della sinistra cambieranno la Sicilia. In bocca al lupo». Infine c’è stato l’intervento del candidato Presidente Claudio Fava che ha parlato di tutto evidenziando le contraddizioni delle altre liste, a partire dai candidati. Fava ha sottolineato come “in questa campagna elettorale sia difficile un confronto sui programmi visto che i candidati Cancelleri e Musumeci non si presentano agli appuntamenti. Una situazione sgradevole perché non è una mancanza di rispetto nei miei confronti ma nei confronti degli elettori, ai quali parlano soltanto in condizioni protette, tra amici, a porte chiuse e che nessun altro abbia una domanda insolente da fare». Parlando del candidato Micari, Claudio Fava ha detto che si tratta di una candidatura “nel segno del rispetto ai poteri forti siciliani. Un anticipo di ciò che sarebbe la sua presidenza”. L’affondo lo ha rivolto al governo Crocetta alla sua “rivoluzione”, che rivoluzione non è stata.  «Crocetta e la sua giunta regionale – ha detto Fava – sono stati il segno del vecchio ma indomito potere che ha mortificato e impoverito la Sicilia. Questa terra va liberata dai finti rivoluzionari, dai furbi e dai bugiardi, qualunque sia il partito che li propone».

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