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12/08/2018 -

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IL CASO PUNTA SECCA. PERCHE’ AVERE PAURA DELLE REGOLE?

Riceviamo e pubblichiamo: “Il borgo più bello e seduttivo della Sicilia conosciuto in tutto il mondo come uno spazio di riflessione intima e di armonia tra uomo e natura – questo è infatti il messaggio del commissario Montalbano quando si rifugia nella nostra Punta Secca – da qualche giorno ispira furenti polemiche per una strana ragione: è fiorito un po’ di ordine grazie a qualche accorgimento sul traffico. I residenti, un tempo giustamente indiavolati dal caos della circolazione selvaggia che impediva l’accesso alle abitazioni e la sosta vicino casa, hanno ora la possibilità grazie ad un pass a pagamento di parcheggiare nelle vie dove abitano. Un semplice e lineare atto di giunta ha stabilito che con 80 euro al mese i residenti potessero ottenere un posto riservato per la propria auto. L’idea è piaciuta parecchio e si sono “venduti” in un batter d’occhio 230 pass. Perché tanto clamore e dissenso per una regola praticata in tutte le località “battute” dai turisti? Cosa c’è di sbagliato o scandaloso nel contribuire, da cittadini privati che accedono ad un servizio individuale, a migliorare la vita quotidiana del paese che oggi dispone grazie a questa scelta dell’amministrazione Barone di ben 6 vigili urbani stagionali che affiancano i vigili in organico, che con supremo sacrificio a stento e con  rinuncia ai congedi ordinari, riuscivano a fronteggiare l’esigenza di una popolazione che da 10.500 durante la stagione estiva si eleva a circa 50.000? Perché non piace una disposizione pratica, snella, e di uso contemporaneo? E qui ci vorrebbe veramente il nostro commissario per scoprirlo essendo la questione di ordine psicoantropologico. Le regole rinfrancano solo coloro che nutrono il rispetto per il prossimo e credono che ogni cittadino debba godere di diritti. Punta Secca è meravigliosa se questo piccolo faro sul Mediterraneo garantisce spazi vitali al passeggero e al residente in una logica di accoglienza e rispetto. La confusione non è libertà così come un pass non è un privilegio. Il “trucco” sta nell’equilibrio e nella lettura intelligente delle molteplici esigenze. I forestieri possono parcheggiare in un ampio parcheggio   di centinaia e centinaia di posti, illuminato e gratuito,e inoltre di circa 400 posti  gratuiti sparsi in varie zone della borgata, nonchè di un vastissima area ove  con tre euro è consentito parcheggiare sino a 24 ore ; i residenti paganti possono scegliere di “acquistare” un parcheggio vicino casa, e l’intera collettività sente che la sicurezza è aumentata ora che 5 vigili girano per la borgata. Bisogna abituarsi alle regole non averne paura e guardarle con occhi aperti, senza sospetto, senza pregiudizio, finchè si arriva a cogliere il meccanismo positivo di ricaduta sulla comunità. Com’è bello, ad esempio, vedere le centinaia di pedoni che percorrono la via tra Punta Secca a Casuzze da quando è stata delineata una striscia, una passerella lungo la ex strada provinciale adesso riservata ai camminatori! Piccoli passi di civiltà per divenire cittadini felici e sentirsi liberi in questa terra da rieducare e offrire per la sua bellezza e speriamo per la sua organizzazione decorosa”. Firmato Raffaele Agnelo

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