Disgustato dalla politica, il presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini, da mesi lavora per mettere su qualcosa di nuovo che ha chiamato “movimento per la gente” e già in diverse città d’Italia è iniziata la mobilitazione. Zamparini, tipo tosto, è entusiasta; non capiamo, però, perché il nostro sindaco Nello Dipasquale attivissimo nel ramo comunication non abbia gridato al mondo di essere lui la fonte d’ispirazione di questo impeto politico. Abbiamo telefonato a Zamparini che non solo conferma contatti, amicizia, progetti comuni, sperticandosi in lodi sulle molteplici qualità del nostro primo cittadino ma dichiara che dopo avere sistemato le città guidate da tali talenti, si potrà allargare il progetto alla Regione. Finalmente capiamo a pieno le ultime esternazioni di Territorio contro i pirati della Regione, e contro i farabutti del Parlamento che si rubano i denari. C’è lui, il Grillo degli Iblei che può prima castigare il sistema e poi proporsi. Gli serve una lista: Mpa è sputtanato, cantieri popolari – ex Pid – come sopra già da tempo, nel Pdl addio in corsoà gli rimane l’Udc che è sempre un lavacro sublime, ma servono alte credenziali al momento introvabili, cosa resta? La rabbia, un po’ di sangue e un po’ di suolo (Territorio d’altronde ci colloca perfettamente nella arcaicità lontano dall’Europa), e il salto si può tentare. E allora perché, se la corsa matta di questo cavallo imbizzarrito potrebbe avere l’ipotesi di un arrivo, lasciarci così col fiato sospeso e non dirci le varie strade che sta provando? Sentite Zamparini cosa dice del nostro sindaco: onesto, bello, bravo, intelligente, superlativo, supersonico, un fulmine di guerraà.aggiungiamo precursore di usi e costumi. Solo ora, ad esempio, si scopre che a Formigoni qualche uomo di affari gli pagava i viaggi, mentre da noi è la prassi, è abitudine rispettata dalle istituzioni e consolidata nella mentalità, è, insomma, Ragusa grande di nuovo, con Dipasquale. Perché quindi non darci questa ulteriore soddisfazione e rivelare il rapporto politico con un presidente che tanto ha dato alla Sicilia, e tanto sembra prenderà grazie a una variante al piano regolatore che gli consentirà di costruire un grande centro commerciale da donare alla sua Palermo? Cosa c’è da nascondere o da vergognarsi nel dire di stare con Zamparini? Di solito Dipasquale appena trova un personaggio ilustre gli si attacca come una cozza e li fa tutti ragusani ad honorem con foto e festino. Perchè ‘sto silenzio con Zamparini che lo adora? Forse non è sicuro della forza della lista, oppure teme di fare la fine di quei 37 allenatori esonerati prima tanto amati – Walter Zenga, Delio Rossi, Cesare Prandelli, Alberto Zaccheroni, Serse Cosmi, Luigi Del Neri, Francesco Guidolin, Luciano Spalletti, Davide Ballardini, Stefano Colantuono – e al primo errore cacciati via? Per Nello Dipasquale sarebbe peggio, quegli altri una sistemazione, poi, l’hanno trovata; per lui, invece, la partita è una sola: o vincere o si torna alle case popolari.
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