Mentre si celebra martedì, a Chiaramonte, la solennità di Maria Santissima di Gulfi, con la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Paolo Urso, e animata dai seminaristi, la comunità chiara montana è in fermento per quello che si annuncia come l’ultimo momento clou dei festeggiamenti. Mercoledì 25 aprile, giornata del comitato, prenderà il via, alle 10, la processione con il simulacro del Patrono San Vito che sarà riportato nella propria chiesa. Prima, alle 9,30, ci sarà la Santa Messa presieduta da frate Aurelio Pizzo dell’ordine dei frati minori e animata dal comitato organizzatore. Subito dopo, la fase più attesa, quella della discesa della Madonna, con il simulacro della Vergine che farà il percorso dalla chiesa Madre, accompagnato da una lunga teoria di fedeli, al Santuario di Gulfi, dove sarà custodito all’interno di una particolare teca che sarà riaperta il prossimo anno per i solenni festeggiamenti del 2013. “Maria – dicono all’unisono padre Giovanni Nobile, parroco della chiesa Madre, e padre Giovanni Meli, rettore del Santuario – ci porta a Gesù che è la verità che ci rende liberi e ci chiama a ridire la fede, ridare la speranza, rifare la carità”. Intanto, continua ad essere molto apprezzata e parecchio visitata la mostra allestita in chiesa Madre da Salvatore Presti e Giovanni D’Avola sul tema “A bedda matri ri Gulfi” che ripropone alcuni interessanti scatti fotografici storici della festa e che fa rivivere le atmosfere di un tempo, mettendo in luce come e quanto sia radicata la devozione di questa terra nei confronti della propria Patrona. Tra gli altri momenti più sentiti che hanno caratterizzato queste giornate di festa il trasferimento del simulacro di San Giuseppe dalla società operaia “Umberto I”, una forma di “omaggio” da parte del Patriarca a Maria Santissima di Gulfi.