Nel primo pomeriggio del 2 maggio, i militari della Guardia Costiera di Pozzallo imbarcati sulla motovedetta CP 2113, hanno portato a termine un complesso e delicato intervento di assistenza, soccorso, trasporto e trasbordo del Direttore di Macchina della Motonave “Fesco Angara”, di bandiera Vanuatu, colto da un improvviso malore a circa 10 miglia dal porto di Pozzallo. Alle ore 13.10 circa, il Comandante della motonave, informava la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Pozzallo che il Direttore di Macchina presente a bordo accusava forti dolori all’addome ed aveva una pressione molto bassa, chiedendo altresì l’urgente intervento di trasbordo dello stesso per ricevere le cure mediche a terra. Ricevuta la segnalazione, la Capitaneria di Porto ordinava alla nave mercantile di dirigersi verso il porto di Pozzallo ed, al contempo, disponeva l’uscita della motovedetta CP 2113, che faceva rotta verso l’unità per effettuare il trasbordo del marittimo in difficoltà. Inoltre, per abbreviare i già ristretti tempi utili per l’intervento, veniva ordinato al Comandante della nave di contattare il Centro Internazionale Radio Medico per ottenere le prime utili informazioni sugli interventi di primo soccorso e le cautele da adottare, in attesa dell’arrivo della motovedetta. Intercettata la motonave, nonostante le condizioni meteo marine con mare mosso con direzione nord-est ed onde lunghe di circa 1,5 mt. di altezza e vento teso proveniente da sud-ovest, che non permettevano un facile affiancamento alla nave mercantile, l’abilità e la professionalità dell’equipaggio imbarcato nella motovedetta consentivano di eseguire al meglio le manovre necessarie per abbordare l’unità in massima sicurezza e trasbordare il marittimo colto da malore. L’uomo è stato successivamente trasportato presso l’ospedale di Modica. La positiva conclusione dell’emergenza occorsa ha messo in luce la sinergia ed il coordinamento tra i vari enti pubblici ed i privati interessati nell’evento e, soprattutto, l’efficienza della “catena dei soccorsi” e dei relativi “protocolli di comunicazione”.