L’autopsia sul corpo di Emanuele Cilia accerterà l’esatta causa della morte del 35enne, deceduto per arresto cardiaco il pomeriggio del primo maggio, all’ospedale Civile di Ragusa. Dal 26 aprile il serricoltore accusava malori e febbre alta e per questa ragione sabato scorso si era recato nel pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria dove dopo gli accertamenti era stato dimesso. Nel pomeriggio del 28 aprile, su suggerimento del proprio medico curante, Cilia si era recato anche nell’ospedale del capoluogo. Il serricoltore è stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive, ma il primo maggio, quando le sue condizioni di salute sono peggiorate il primario dell’Unità, il dottore Nunzio Storaci, aveva stabilito il suo trasferimento nella Terapia intensiva. Ma la morte è sopraggiunta prima. I familiari hanno così deciso di presentare denuncia alla Polizia, facendo scattare l’inchiesta e l’avvio dell’iter per l’autopsia (lo stesso Storaci, comunque, aveva già sollecitato l’esame autoptico). Il sostituto procuratore presso il Tribunale di Ragusa, Marco Rota, ha conferito l’incarico al medico legale Francesco Coco. La decisione di affidare l’autopsia farà scattare automaticamente gli avvisi nei confronti degli indagati e anche la famiglia nominerà un proprio perito di parte