La Corte d’Appello di Catania ha parzialmente riformato la sentenza ai danni del vittoriese condannato nell’ottobre del 2010 a quattro anni e otto mesi di reclusione e 20 mila euro di multa per il reato di coltivazione di stupefacenti nella sua serra di contrada Dirillo-Monello. Si tratta di Aurelio Alvani, 46 anni, arrestato dai Carabinieri nel giugno di due anni orsono, e rimesso in libertà dopo la convalida, anche se con delle prescrizioni, come il divieto di uscire nelle ore serali e l’obbligo di dimora nella sua città natale: Vittoria. La Corte ha accolto la richiesta subordinata dell’avvocato difensore Giuseppe Di Stefano, ovvero non ha considerato l’aggravante della recidiva riducendo la pena di 8 mesi. Il sostituto procuratore generale Giulio Toscano aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado a 4 anni ed 8 mesi di carcere.
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