Si terrà dal 24 al 27 maggio la terza edizione di “A tutto volume”. La manifestazione prende il via con un testimone di grande attualità: giovedì 24 maggio alla chiesa della Badia di Ragusa, Gian Antonio Stella racconta, con un’impressionante sequenza di fotografie inedite, lo scempio del patrimonio italiano e la volgarità che lo accompagna. Tema dell’incontro “L’assalto alle bellezze d’Italia”, sottotitolo del suo libro “Vandali” pubblicato da Rizzoli, di cui vengono ulteriormente sviluppate e moltiplicate le denunce. Il giornalista e scrittore dialoga con Roberto Ippolito, direttore scientifico del festival, che per il terzo anno consecutivo porta a Ragusa le voci più importanti e diverse della cultura italiana. Stella è il primo dei protagonisti di spicco accolti a Ragusa. Infatti la rassegna prosegue con altri grandi nomi. Appuntamento successivo quello con Chiara Gamberale e, sempre per la narrativa, si alterneranno nei giorni seguenti Giuseppina Torregrossa, Ginevra Bompiani e Ben Pastor. Ma anche saggisti del calibro di Concita De Gregorio, Gianni Riotta e Stefano Rodotà. Nell’alternarsi di caratteristiche personali e contenuti, nella squadra dei romanzieri c’è Fabio Geda. E spiccano due favoriti del Premio Strega: Emanuele Trevi e Davide Enia. Nella triste coincidenza dell’uccisione del magistrato Giovanni Falcone, Giuseppe Ayala dialogherà con Andrea Vianello. I piaceri della gola verranno raccontati da Rocco Moliterni e Bruno Gambacorta che converserà con Carlo Ottaviano. E poi, altri protagonisti nei rispettivi campi: Michele Mirabella, Ferdinando Scianna, Marco Cobianchi, Elio Veltri, Francesco Paola, Riccardo Staglianò, Valerio Rossi Albertini, Mauro Covacich e Dario Salvatori. Insomma, “A tutto volume”, ideato e realizzato da Alessandro Di Salvo per conto della Fondazione degli Archi, ha nel pluralismo il suo tratto distintivo. Pluralismo che pesca tra le firme più rilevanti dei libri della stagione in corso. Il programma definito da Roberto Ippolito, scrittore e giornalista economico, offre la più ampia varietà di spunti di riflessione. “Extra volume”, invece, svilupperà nuovamente anche le iniziative spontanee: un modo per valorizzare i contributi originali del territorio ibleo.