Se la Città di Ragusa “dimentica” la strage di Punta Raisi di 20 anni fa, per fortuna i Ragusani, soprattutto i ragazzi, fanno memoria di quel tragico evento. Nessuna cerimonia promossa, nel capoluogo, dalle Istituzioni né un comunicato né tantomeno un evento che mettesse insieme la cittadinanza per ricordare l’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie, Francesca Morvillo, e degli agenti della scorta. Per fortuna, però, tanta gente non l’ha dimenticato. E i ragazzi che 20 anni fa non c’erano o che erano piccolissimi, hanno dato una “lezione” ai più grandi. Ragazzi ed educatori si sono fermati, martedì sera, per commemorare i vent’anni dalla strage. E’ accaduto nel cortile dell’Oratorio salesiano. “All’oratorio spiegano gli animatori – il giocare e lo stare insieme non sono fini a se stessi: ogni cosa ha un senso, ogni attività una direzione e un obiettivo. Cosi è stato per il progetto torneo delle piazzette: una sfida educativa nell’andare a raccogliere giovani all’interno dei loro consueti luoghi di ritrovo (bar, piazzette, sale giochi) per fare loro riscoprire un modo diverso di stare insieme”. La memoria dei tragici fatti di 20 anni fa è stato uno di questi momenti “formativi”. “Nell’esempio dei giudici antimafia – proseguono ancora gli animatori – si è voluto, in questo mese di torneo, stimolare i ragazzi a pensieri positivi, come la legalità, il rispetto concreto di persone e ambienti e anche alla consapevolezza che ci sono modi costruttivi di stare insieme come l’Oratorio”. Anche il Minimondiale ha ricordato quanto avvenuto il 23 maggio del 1992.