Non sopportava di essere stato lasciato. E per lei, quel legame che una volta era stato un’occasione di belle emozioni, si è rivelato un incubo. Lui è un ragusano di 35 anni, C.C le sue iniziali. Gli agenti della Squadra Mobile gli hanno notificato un divieto di avvicinamento alla ragazza, in esecuzione di un ordine del Tribunale. È accusato di atti persecutori, reato ormai noto come stalking. La vittima una ragazza di 24 anni. Gli esiti investigativi forniti dalla sezione specializzata della Squadra Mobile sono stati stati poi alla base della misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa Claudio Maggiori, su richiesta del Pm Monica Monego. All’uomo pesava troppo di essere stato “mollato” dalla ragazza che ha undici anni in meno di lui. E così ha iniziato a tormentarla con una serie di vessazioni: intrusioni nella vita privata, comunicazioni anche telefoniche ripetute e indesiderate. Atteggiamenti tanto pesanti da provocare alla giovane forte ansia e paura. Prima un tentativo per convincerla a tornare insieme. Poi, visto che la ragazza non ne voleva sapere, la decisione di “vendicarsi”, tormentandola.