Migliaia di bottiglie di vetro disseminate lungo la scogliera di Punta Braccetto. Una mega discarica a cielo aperto coperta, in parte, dalla fitta vegetazione. Uno scempio che si consuma tra l’indifferenza di chi dovrebbe tutelare e salvaguardare il territorio. La borgata, le cui competenze ricadono tra i comuni di Ragusa e Santa Croce, soffre per la carenza dei servizi minimi essenziali. “Abbiamo segnalato decine di volta questa mega discarica – spiega Franco Binelli, un villeggiante – ma nessun intervento di pulizia è stato mai effettuato”. Un pessimo biglietto da visita per i tanti turisti che, in questi giorni d’inizio estate, affollano i campeggi e le strutture ricettive della zona. Sulla spiaggia, poi, un laghetto d’acqua putrida che emana cattivi odori circondato da zanzare. A Punta Braccetto ci sono cinque campeggi e una struttura alberghiera. Un posto incantevole per chi vuole trascorrere una vacanza in assoluto relax. “Registriamo un calo considerevole di turisti italiani – spiega Teresa Luminoso, titolare di uno dei campeggi di Punta Braccetto -; colpa di una crisi devastante e delle tasse da pagare che hanno paralizzato le famiglie. Nelle nostre strutture, al momento, abbiamo solo stranieri che provengono dalla Germania e dall’Olanda. A Punta Braccetto, purtroppo, mancano i servizi essenziali, la rete idrica e fognaria e un collegamento efficiente per il trasporto dei nostri ospiti”.
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