Domenica 24 giugno ad Acate, cittadina a pochi chilometri da Niscemi, si svolgerà una manifestazione di protesta contro l’installazione del MUOS (User Mobile Objective System M.U.O.S.) presso la base militare americana di Niscemi. Il MUOS è un sistema di telecomunicazione satellitare formato da tre enormi antenne paraboliche ad altissima emissione di onde elettromagnetiche. Quello di Niscemi fa parte di un sistema complesso formato da quattro stazioni di terra, le altre tre si trovano in zone quasi del tutto desertiche di Virginia, Australia e Hawaii. La scelta di località desertiche non è casuale, è dovuta alla necessità di evitare che la presenza di queste antenne produca gravissimi danni alla salute delle persone, degli animali e dell’ambiente. L’enorme quantità di onde elettromagnetiche emesse nell’ambiente infatti avrebbe gravissime conseguenze; nel volgere di pochi anni porterebbe alla morte ogni essere vivente e renderebbe il territorio circostante desertico per un raggio d’azione di circa 250 Km. Il progetto militare americano ha quindi usato le dovute cautele per tre delle quattro stazioni, per ragioni misteriose e non note, non ha però avuto la stessa attenzione per la stazione programmata a Niscemi. In quest’ultimo caso, trattandosi di territorio non desertico, si andrebbe incontro alle terribili conseguenze. Per tali ragioni, con grosso allarme e preoccupazione, la popolazione niscemese già dal 2008 e quella dell’intera isola siciliana da diversi mesi a questa parte si è attivata con l’intento di chiedere e ottenere la revoca delle autorizzazioni concesse dal Parlamento Regionale per l’installazione di queste antenne. La manifestazione-protesta di domenica 24 giugno ha lo scopo di mostrare in modo inequivocabile quanto avverrà se non fermeremo questo programma di Morte. In essa verrà inscenato il funerale dell’ultimo acatese spentosi in una ipotetica data dell’anno 2027 a causa delle radiazioni elettromagnetiche emesse dal Muos e compianto dai concittadini che per tempo si erano messi al riparo da tali rischi emigrando altrove. Il corteo funebre avrà la massiva partecipazione non solo dei cittadini acatesi e di quelli delle città vicine, ma anche di tutti i siciliani.