Ragusa è la provincia siciliana con il maggiore aumento nel numero degli stranieri residenti. Un più 13,4 per cento che porta la popolazione a 20.956. Il territorio ibleo, per numero assoluto, è il terzo, dopo Palermo 28.496) e Catania (25.908). I dati sono stati presentati giovedì mattina a Palermo da Caritas italiana nell’annuale rapporto stilato in collaborazione con la Fondazione Migrantes. Presente anche Vincenzo La Monica di Caritas Ragusa. A livello locale il dossier verrà presentato in maniera dettagliata l’11 novembre alla Camera di Commercio alle 10.30. In quella sede verranno divulgati dati più approfonditi sulla provincia e sui dettagli comunali, sui settori lavorativi, sulla scuola, sulle rimesse e sull’impatto che la crisi sta avendo nel confronto col mondo dell’immigrazione. Un dato importante, intanto, emerge proprio sui nuovi nati stranieri nel 2010. In vetta ai comuni isolani c’è Santa Croce, (28,7%), seguita da Scicli (24,3%) e poi Vittoria (13%). In provincia di Ragusa, in termini percentuali, c’è il più alto numero di alunni stranieri, sono il 5.3 per cento della popolazione scolastica con una media isolana che non arriva al 3 per cento. Un incidenza che riflette quella più generale del numero degli stranieri regolarmente residenti: nel Ragusano il 6.6 per cento della popolazione è di origine straniera, a Ct solo il 2.4 per cento, a Messina il 3.6. Per quanto riguarda poi la distribuzione territoriale a Ragusa la comunità più presente rimane quella tunisina, con 6.962 presenze. Seguono i rumeni, che sono 5.169. Poi ci sono gli albanesi, presenti in 2.959. La presenza polacca è sotto le mille unità, esattamente 785, in maggioranza badanti di persone anziane o con disabilità. In provincia gli stranieri occupati sono più di sedicimila.
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