Questo martedì si svolgerà il passaggio di consegne dall’ex manager dell’Azienda sanitaria provinciale Ettore Gilotta, al commissario straordinario dell’Asp, Salvatore Cirignotta. Il funzionario nominato pochi giorni addietro dall’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, a seguito delle dimissioni del direttore generale Gilotta, è originario di Vittoria. “Devo ammettere che non conosco la realtà sanitaria iblea – afferma il commissario Cirignotta -; ho sempre lavorato fuori, soprattutto a Palermo. Quello che posso dire è che resterò chiuso negli uffici di Ragusa sino a mercoledì per cercare di acquisire quante più informazioni possibili, che mi saranno trasmesse sia attraverso le consegne verbali e scritte del manager, che tramite il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell’azienda”. Tante controversie attendono il commissario straordinario salutato dall’assessore regionale Francesco Aiello come il “portatore di una azione rivolta alla ricostruzione della tessitura di un progetto unitario della sanità iblea, nel rispetto delle indicazioni di risparmio e controllo della spesa prescritte dalla pianificazione senza pregiudizi verso i territori e soverchierie verso chicchessia”. Il momento non è facile e Cirignotta ne è consapevole. “Ho una lunga esperienza e sono abituato a lavorare senza guardare l’orologio; spero che i miei prossimi collaboratori non me ne vogliano – dice il commissario dell’Asp di Ragusa, attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria di Palermo – ma quello che penso è che la realtà sanitaria iblea sia ingarbugliata perché in questa provincia vi sono tanti grossi Comuni, Ragusa, Modica, Vittoria, Comiso e ognuno di loro rivendica servizi, esigenze, strutture. Ogni cambiamento e fase di transizione è sempre difficile da accettare: cercherò di fare del mio meglio”. Fra le categorie che attendono con ansia l’insediamento del commissario Cirignotta vi è quella dei precari. Negli ultimi mesi le trattative fra i precari, i rappresentanti sindacali e la direzione generale dell’Asp sono state molto difficili da portare avanti. A un certo punto c’è stata una rottura, anche se non ufficiale. L’ex manager ha proseguito sulla strada delle esternalizzazioni, cioè affidando appalti a ditte esterne e lasciando i precari a casa, totalmente disoccupati. Fra l’altro la difficoltà attuale è accresciuta dalla complessità del momento contingente, essendo il periodo estivo, con i Pronto soccorso intasati, carenza di personale, posti letto ridotti nei vari reparti, lavoratori super occupati in alcune unità ospedaliere e quindi a volte impossibilitati a prendere le ferie, e nello stesso tempo precari senza lavoro. Il lavoro di Cirignotta potrebbe concludersi entro un breve margine di tempo, prima che venga nominato un altro direttore generale. “Come sempre opererò nel rispetto dell’unica priorità possibile – conclude il commissario straordinario Asp, Cirignotta – che è quella del prestare la logica al servizio del cittadino”.
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