Due persone avrebbero aiutato Massimo Interlici a mettere a segno l’agguato che è costato la vita a Francesco Nigito e nel quale sono rimasti feriti i fratelli Giuseppe e Gianluca Nigito. Ad aiutare Interlici ci sarebbero stati due complici, il nipote ventenne, Giovanni Interlici, e Rico Francesco Giliberto, 42 anni. Ad incastrarli le immagini dei filmati esaminati dagli inquirenti subito dopo i fatti avvenuti in via Adua. I due sono finiti in carcere per concorso in omicidio: avrebbero passato a Massimo Interlici la seconda pistola dopo che questi aveva finito il caricatore crivellando di colpi Francesco Nigito. Gli altri soggetti che erano stati arrestati per favoreggiamento, sono stati invece rilasciati. Il movente: una rivalità per la gestione delle macchinette del caffè e dei video-poker.
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