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02/08/2012 -

Politica/

Quando il Sindaco è in vacanza va in barca la maggioranza!!!

Crisi di mezza estate a Palazzo dell’Aquila, proprio nel giorno in cui Raffaele Lombardo chiudeva la tribolata esperienza alla Regione. Sede dove potrebbe andare Nello Dipasquale, che già da tempo lavora per il suo passaggio a Palermo. E così, a palazzo di città, manca una regia che eviti imbarazzanti figure per una maggioranza tenuta insieme proprio da Nello Dipasquale. Ma quando lui non c’è, scricchiola e finisce che i consiglieri che lo sostengono non riescono a mantenere il numero legale, facendo saltare votazioni importantissime come quella sul piano di spesa delle legge su Ibla. Un piano da quattro milioni di euro che attende di essere approvato per far partire i progetti. Se ne doveva discutere martedì sera. Il colpo di scena dopo una pausa destinata a verificare alcuni emendamenti. In quei minuti la “fuga” di alcuni consiglieri. Quando la seduta è ripresa, Sasà Cintolo ha chiesto di rifare l’appello. Il panico. Presenti in tutto ventuno consiglieri, solo dodici di maggioranza, nove quelli di opposizione. Duro il botta e risposta tra Cintolo e il vice sindaco Giovanni Cosentini. Il primo ha denunciato quanto accaduto, il secondo lo ha “ripreso”, spiegando che l’aula non è la sede adatta, ma la questione va rivista in sede di incontri di maggioranza. A quel punto l’opposizione ha deciso di andar via, ma anche nella maggioranza c’è stata qualche ulteriore defezione. Alla verifica del numero legale in aula erano solo in nove. Quanto accaduto in aula è stato sotto gli occhi di tutti. La dichiarazione di Sasà Cintolo, capogruppo della lista Dipasquale sindaco, è stata chiarissima. “Ci accingiamo ad approvare un atto importantissimo – ha dichiarato Cintolo – ed ancora una volta i consiglieri di opposizione consentono il regolare svolgimento della seduta. Non possiamo continuare a sostenere un simile comportamento perpetrato da interi gruppi consiliari di maggioranza ai danni della città – ha detto ancora Cintolo -. Il mio gruppo è sempre presente ed in modo compatto sostiene l’azione del sindaco, altri no. Questi signori hanno due assessorati in Giunta, uno scandalo che il mio gruppo non intende continuare a coprire”. Giovanni Cosentini ha provato a rintuzzare, rimandando la discussione. “Mi pare che questa non sia la giusta sede per una simile discussione – ha detto il vice di Dipasquale – sebbene la problematica esista. Una questione che dev’essere affrontata all’interno della maggioranza”. “La maggioranza è ormai implosa. Il sindaco è impegnato su altri fronti. E’una situazione che noi denunciamo ormai da diverso tempo”. Peppe Calabrese, consigliere comunale e segretario cittadino del Partito democratico, interviene l’indomani di quanto accaduto in consiglio. In questi mesi ha più volte denunciato il fatto che la maggioranza vive momenti di seria difficoltà. Ha pure, in più occasioni, bacchettato il sindaco che avrebbe “abbandonato” la città, preoccupandosi di altre questioni. “Noi abbiamo partecipato alla seduta – aggiunge Peppe Calabrese – dando il nostro apporto costruttivo su un atto così importante per la città. Ma quando abbiamo preso atto di quello che stava succedendo, abbiamo deciso – ha detto ancora Calabrese – di lasciare l’aula. Per stigmatizzare un comportamento incomprensibile e penalizzante per la città”. In aula era stato il capogruppo del Partito di Bersani a stigmatizzare il comportamento della maggioranza. Sandro Tumino è intervenuto dopo le parole del vice sindaco Giovanni Cosentini che, pur ammettendo la defaillance dei gruppi di maggioranza (i numeri in realtà parlavano da soli), aveva minimizzato, spostando la discussione su quanto accaduto. “Dopo le dichiarazioni del vicesindaco – ha detto Tumino non intendiamo più garantire il numero legale e quindi abbandoneremo l’aula. Ci saremmo aspettati un atteggiamento più responsabile da parte dell’amministrazione, che avrebbe dovuto chiedere la sospensione del consiglio e l’aggiornamento. Tutti i cittadini meritano di avere i propri rappresentanti in aula, soprattutto quando si votano importanti documenti finanziari – ha detto ancora Tumino – che muovono all’interno della spesa comunale somme notevoli”. Anche Italia dei Valori, presente alla seduta così come tutti gli altri gruppi di opposizione, ha voluto dire la sua. “Apprezzo l’intervento del collega Cintolo – ha affermato Salvatore Martorana, capogruppo del partito di Di Pietro – che per la prima volta in aula ha coraggio di dire quello che molti esponenti della maggioranza pensano”.

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