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02/08/2012 -

Politica/Pubblica Utilità/

Un esempio di come spende i soldi dei Ragusani il sindaco Dipasquale

Il Comune di Ragusa ha deciso di affidare alla Pro Loco l’incarico di realizzare il progetto “Tutela, fruizione, conoscenza e valorizzazione Ragusa e i suoi tesori dell’Unesco” per la fruizione di beni artistici e culturali. Un affidamento diretto per un importo complessivo di 20.400 euro. Periodo luglio-settembre, anche se la determina di affidamento è del 12 luglio, quindi il progetto dovrebbe a rigore, essendo stati predisposti e finanziati tre mesi, concludersi il 12 ottobre, ossia a stagione turistica abbondantemente terminata. A Palazzo dell’Aquila, con la determina di affidamento dell’incarico alla Pro Loco, presieduta da Antonio Recca, spiegano che “per carenza di personale di vigilanza la fruizione turistica del Castello è ridotta e che al fine di incrementare il flusso turistico si ha la necessità di attivare canali possibili capaci di rendere fruibili il Castello di Donnafugata anche negli orari post meridiani e serali”. “I contenuti del progetto – si legge nel testo della Pro Loco incluso nella determina pubblicata on line – sono interamente rivolti alla tutela, fruizione, conoscenza e valorizzazione dei beni artistici e culturali del comprensorio comunale, comprese le strutture comunali destinate alle attività culturali, ricreative sociali (sale pluriuso, musei, teatro tenda)”. In teoria, quindi, le unità operative della Pro Loco dovranno trovarsi non solo al Castello, ma “anche nelle chiese, nelle rettorie, nei palazzi nobiliari per garantire il funzionamento a fini culturali e ricreativi”. Si assicura che il progetto verrà pubblicizzato sul sito internet del Comune e su quello della Pro Loco. Nella home page dell’ente pubblico, al momento, non c’è traccia. E del sito della Pro Loco, cercando su google, si trova solo un link che tra l’altro dà “sito in costruzione”. Per quanto riguarda la tabella costi (sostenuti interamente dal Comune), nel progetto si spiega che verranno impiegate nove unità (quasi certamente scelte dall’associazione, non essendoci diversa indicazione nella determina), per 24 ore settimanali, per 6 giorni a settimana. Costo per operatore 700 euro al mese (6.300 euro al mese per i nove operatori) ai quali vanno aggiunti 500 euro al mese per “spese generali e amministrative”.

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