“E adesso che faremo? Dopo aver devastato il centro storico, Dipasquale ha abbandonato la città, lasciandola in preda ai suoi problemi. Frutto di scelte improvvide ed economicamente sbagliate. Tanto è vero che il Comune di Ragusa non ha neppure i fondi per ristabilire gli assetti stradali del fognolo di viale del Fante che, chissà per quanto altro tempo ancora, rimarrà aperto in un solo senso di marcia”. E’ durissimo il commento del segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, nei confronti dell’ex sindaco dopo avere appreso che la Protezione civile regionale ha detto no alla richiesta di finanziamento proveniente da palazzo dell’Aquila. “Un no devastante – continua Calabrese – che boccia in toto le scelte di un sindaco, in carica fino a qualche giorno fa, attirato dalle brame palermitane di potere. Siamo stanchi di ripetere sempre le stesse cose. E cioè che per sei anni abbiamo fatto i conti con un’Amministrazione che si è distinta per la fretta di fare, sempre e comunque, spendendo e spandendo, dimenticando di riporre in un cassetto quelle somme che, magari in casi di urgenza, sarebbero potute servire. Chissà quanto tempo ancora ci vorrà – scrive Calabrese – prima di vedere riaperta l’area del fognolo. E, soprattutto, chissà quali altre strade occorrerà percorrere per garantirsi il sostegno di un finanziamento che, al momento, sembra lontano anni luce dalle disponibilità del Comune. Su questo caso estremo del fognolo sono emersi tutti i limiti di un’Amministrazione autoreferenziale che, prima di ogni altra cosa, ha cercato di coltivare il consenso attraverso pratiche clientelari da Prima Repubblica”. E Calabrese prosegue: “Dipasquale ha la faccia tosta di affermare che non vuole accompagnare Ragusa al funerale dopo che, in pratica, l’ha uccisa. La verità è che la strada di accesso alla principale piazza della città – ricorda Calabrese – resta chiusa per responsabilità di un ex sindaco miope e così tornacontista da tradire il centrodestra per passare con il centrosinistra”.