Davanti ad una bella cornice di pubblico, venerdì sera, alla Rotonda Maria Occhipinti, nella parte finale di via Roma, si è tenuta la quarta edizione del Premio “Ragusani nel Fondo”, l’iniziativa che premia gli ultimi e che invita alla riflessione sulle più scottanti problematiche della città e provincia. Quest’anno si è voluto dedicare “Ragusani nel Fondo” a Giovanni Spampinato, in occasione del quarantesimo anniversario della sua tragica morte. E’ stato presentato dagli autori il docufilm “L’ora di Spampinato”, in uscita il 27 ottobre, frutto di una produzione dal basso. La serata si è aperta con un documentario sul Muos di Niscemi. Tre i temi centrali del premio di quest’anno: la crisi economica e sociale e il mondo della precarietà; la questione della mobilità urbana a Ragusa, tra circonvallazioni inutili a Ibla, “parcheggi falliti in partenza e mancato decollo dell’unica alternativa eco-compatibile, utile e a basso costo: la metropolitana di superficie”. Infine il tema degli spazi sociali a Ragusa, ricordando lA esperienza dell’occupazione dell’ex Hotel San Giovanni, “sgomberato in fretta e furia dopo due mesi, e da quattro anni murato e non fruibile da nessuno, mentre alcuni dei protagonisti dell’occupazione sono in attesa di processo”. Tra i premiati ci sono stati proprio alcuni componenti del collettivo “La Fabbrica”. Per quanto riguarda il “premio” relativo alla situazione di precarietà e crisi economica è andato a Roberto La Terra, che ha raccontato la sua difficile esperienza. Poi un premio a Pippo Di Pace, ultimo lavoratore rimasto all’interno delle ferrovie che in sostanza sono state totalmente soppresse. Ad allietare la serata due gruppi musicali: “Nicoletta Fiorina Trio” e “Stefano Meli”.