Ricorso elettorale dinanzi al Tar di Catania. Si attende la seconda udienza, quella definitiva, del prossimo 17 gennaio, per sancire la vittoria di uno dei due candidati. Martedì in Prefettura, a Ragusa, il riconteggio delle schede contestate o nulle. Il funzionario “verificatore” nominato dalla Prefettura, su indicazione dei giudici del Tar, ha aperto le buste con le schede nelle sezioni 1, 2, 3, 4, 6 e 7. Successivamente è stata fatta la verifica della controparte, su ricorso incidentale presentato dall’avvocato Giovanni Mania, difensore del sindaco Franca Iurato. Un risultato elettorale, con la vittoria di Franca Iurato, alle amministrative della scorsa primavera, con soli tre voti di scarto, che potrebbe essere capovolto da una sentenza dei giudici previa acquisizione dei dati trasmessi dalla prefettura dopo il riconteggio delle schede: 1222 i voti per Giovanni Barone candidato della lista “Noi Ci crediamo”, 1225 per Franca Iurato, della lista “Il paese che vogliamo”. La lista “Noi Ci crediamo” ha ottenuto 1360 voti di preferenza contro i 1338 della lista civica avversaria. Il sindaco Franca Iurato e i componenti della lista “Il paese che vogliamo” hanno presentato un ricorso incidentale contestando numerose eccezioni di inammissibilità del ricorso proposto da Barone. La conferma dell’assoluta regolarità delle operazioni elettorali, secondo l’avvocato Mania, viene anzitutto dai rappresentanti di lista designati dallo stesso Barone, i quali, pur presenti in maniera massiccia in tutti i seggi durante lo scrutinio dei voti, non hanno sollevato alcuna contestazione in ordine all’attribuzione delle fantomatiche ventisette schede contestate col ricorso. L’avvocato Alessia Giorgianni, difensore del candidato sindaco Giovanni Barone, ha contestato il metodo adottato dai presidenti di seggio in alcune sezioni, con numerose correzioni apportate nei verbali, e la mancata attribuzione di alcuni voti al candidato Barone