Dopo l’intervento di Giovanni Iacono della Italia dei Valori e di Silvio Galizia del Pdl sui fondi che la Provincia deve destinare all’Università, il presidente Franco Antoci risponde, scrollandosi di dosso responsabilità che gli erano state affibbiate. “Voglio ricordare – ha detto Antoci – a chi ha buona memoria che nella manovra finanziaria di luglio, la proposta della Giunta prevedeva l’integrazione della previsione di bilancio di 750 mila euro con ulteriori 750 mila euro, così da pervenire alla complessiva somma di un milione e mezzo di euro. In sede di esame consiliare – ha dichiarato Antoci – con un emendamento dei consiglieri di maggioranza tale somma integrativa è stata decurtata di 350 mila euro. A seguito di detta manovra consiliare ho cercato di rassicurare il Consorzio che avremo in tutti i modi recuperato le somme decurtate dal Consiglio, pensando in cuor mio, di utilizzare l’avanzo di amministrazione ancora disponibile. Tale possibilità è stata adesso preclusa, come comunicato alla Conferenza dei capigruppo, per debiti fuori bilancio in seguito a sentenze giudiziarie definitive e ad altri impedimenti finanziari, pertanto – ha detto il presidente della Provincia -, non disponendo di alcuna bacchetta magica si è pensato di utilizzare per detta integrazione le risorse certe, non ancora contabilizzate, provenienti dalle tasse universitarie dovuteci dall’Ateneo catanese. Se questo agire corretto non viene condiviso, il Consiglio Provinciale che è sovrano in fatto di strumenti finanziari, individui – ha dichiarato Antoci – le risorse necessarie per reperire in altro modo le somme da destinare al Consorzio Universitario, garantendo comunque i servizi essenziali quali l’assistenza ai disabili e il funzionamento delle scuole”.