Fino a 323 milioni di euro all’anno, a cui si potrebbero sommare altri 1,2 miliardi di arretrati per il periodo 2008-2011. Soldi che potrebbero essere a disposizione dei Comuni per far risparmiare sull’energia le fasce meno abbienti della popolazione, per esempio con programmi di efficientamento degli edifici anche solo con fondi per aiutare chi non ce la fa a pagare. “Nelle bollette del gas c’è uno strumento che potrebbe dare grandi risultati – sostiene Legambiente iblea – nel promuovere l’efficienza energetica e tutelare contemporaneamente le fasce più deboli, ma i Comuni lo stanno quasi completamente ignorando. Parliamo di fondi che le municipalità potrebbero esigere dai concessionari della distribuzione del gas, cioè da chi gestisce la rete, ma che appunto non stanno richiedendo: a questi pagamenti i Comuni avrebbero diritto dal 2008 ma negli anni scorsi praticamente quasi nessuno ha fatto richiesta e, a ora, sui 5.900 Comuni che potrebbero ottenerli, solo circa 200 hanno fatto valere questo diritto. Più semplice ottenere i soldi del 2012: basta una delibera. Se un Comune decide di chiedere i soldi del 2012 – aggiunge Legambiente – è però meglio che si sbrighi: i concessionari della distribuzione hanno infatti tempo solo fino al 15 ottobre”.