Non contenti dei danni provocati l’anno scorso alle falde freatiche nell’attività di ricerca di petrolio nel pozzo Tresauro, i petrolieri vanno all’assalto della valle dell’Irminio. La società Irminio srl, che ha un pozzo in produzione a pochi metri dall’alveo del fiume Irminio in contrada Paolino, dopo aver presentato richiesta di ricerca di idrocarburi nel territorio comunale di Scicli con la possibilità di trivellare accanto alla fornace Penna ed alla spiaggia di ponente a Donnalucata, vuole espandersi nella vallata dell’Irminio in contrada Buglia Sottana. E’la denuncia di Legambiente che sottolinea come l’area in questione è sottoposta a vincolo paesaggistico con divieto di condurre attività industriali, quali le ricerche di idrocarburi, oltre a rappresentare uno dei posti più belli dell’intera provincia. Inoltre nella zona sono presenti numerose attività agricole e zootecniche. A valle dell’area di ricerca insiste la Riserva naturale Macchia Foresta Foce dell’Irminio, collegata con essa attraverso il corso d’acqua, per cui, qualunque incidente, provocherebbe danni gravissimi all’ecosistema. “La provincia di Ragusa non ha bisogno di un settore industriale decotto che non dà alcun vantaggio al territorio – aggiunge Legambiente – e solo rischi, ma di innovazione nel settore energetico attraverso fonti rinnovabili”.
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