26 persone indagate (18 delle quali di Ragusa, 2 di Santa Croce ed altre del resto della Sicilia), nell’ambito dell’inchiesta della Polstrada di Ragusa che ha lavorato su 2 filoni. Uno prende avvio a seguito della denuncia di una compagnia assicurativa, nell’agosto 2010, che evidenziava come decine di incidenti, avvenuti a Ragusa nel 2009, nel breve volgere di poco tempo, erano riferiti a polizze sospese ed aventi tutte attestati di rischio molto bassi. Le successive indagini consentivano di accertare che le polizze sospese erano state attivate a Ragusa da cittadini che si erano rivolti ad un consulente assicurativo per ottenere polizze a basso costo; quest’ultimo, utilizzando polizze assicurative sospese di ignari ragusani, le riattivava e, facendo ricorso a falsi passaggi di proprietà, inviava il tutto all’agente assicurativo palermitano che a sua volta stipulava i contratti con una compagnia assicurativa, avente sede a Palermo. Se da un lato i clienti ragusani venivano favoriti dalla descritta attività illecita, dall’altro diventavano successivamente vittime, in quanto lo stesso assicuratore ragusano, a loro insaputa, utilizzava le polizze ed i dati degli stessi clienti per confezionare altri falsi incidenti, i cui proventi andavano a favore di altri indagati. L’altra indagine, che vede danneggiate tre assicurazioni on line, prende avvio nel 2011, dalla denuncia di un ragusano che si è visto recapitare una missiva dalla propria assicurazione che gli comunicava di essere stato coinvolto in un incidente, che il denunciante non aveva mai fatto. Dalle indagini espletate è emerso che l’assicuratore di Ragusa, coinvolto nell’altra inchiesta, a cui in passato si erano rivolti altri cittadini, aveva attivato delle polizze on line a loro insaputa, per favorire con falsi sinistri, due complici. Il danno complessivamente finora accertato per le compagnie assicurative è di circa 20.000 euro. Le perquisizioni che hanno visto l’impiego di personale della Polizia Stradale di Ragusa e di Palermo, hanno dato esito positivo con il rinvenimento ed il sequestro di vario materiale. A Ragusa sono stati sequestrati: un personal computer, 350 fascicoli contenenti documenti di interesse investigativo, diversi Cid già compilati a metà.
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