In relazione alle ultime dichiarazioni del presidente dell’Enac Vito Riggio, l’on. Pippo Digiacomo dichiara: “Non ne possiamo più di queste entrate a gamba tesa sull’aeroporto di Comiso, soprattutto in un momento delicatissimo che vede la Soaco impegnata a chiudere le trattative con le compagnie di volo e i partners commerciali che dovranno animare l’impianto. In una nazione che si rispetti lo Stato aiuta l’impresa lanciando segnali rassicuranti anziché seminare panico, terrorismo e segnali d’incertezza ai clienti, che nel nostro caso sono i vettori. Non basta aver fatto ritardare di 4 anni l’apertura di Comiso, – dice Digiacomo – non basta aver prosciugato i 4.5 milioni di euro da me allocati per coprire i servizi Enav, adesso ci mettiamo a fare terrorismo sul futuro dello scalo: ma che razza di modo di procedere é questo? Ma come può permettere il Governo italiano che ciò accada? Per quanto mi riguarda, – dice Digiacomo – riprenderò il mio disegno di legge sul sostegno alle attività Cargo e lì inserirò la copertura dei costi di assistenza al volo dal 2016, certo del sostegno di Crocetta. Mandiamo a quel paese questi insopportabili cacadubbi che avrebbero lasciato Comiso chiuso”.