La professione dell’infermiere si appresta a vivere i prossimi anni con grande consapevolezza delle proprie responsabilità. Anni in cui il profilo professionale sarà sottoposto a nuove variazioni e in cui sarà ribadito ulteriormente il concetto di assistenza infermieristica come servizio alla persona, alla famiglia e alla collettività. Sono questi i concetti essenziali emersi nel corso della seconda e della terza sessione del primo congresso provinciale del Collegio Ipasvi tenutosi nel fine settimana a Ragusa Ibla. “L’altro aspetto che occorre mettere in luce – ha affermato il presidente dell’Ipasvi Gaetano Monsù – è relativo all’insorgere di una nuova esigenza, quella di fare in modo che tutti si remi verso la stessa direzione. Ci sono, nel nostro settore, troppe individualità che, al momento, non consentono di superare la possibilità di approcciare la professione con una mentalità completamente nuova, per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Monsù è inoltre tornato a parlare della nascita del forum delle associazioni infermieristiche. “Un aspetto che ci inorgoglisce – ha aggiunto Monsù – anche perché quello della provincia di Ragusa sarà un esperimento pilota in tutta Italia”. Tra gli ospiti di rilievo della giornata odierna, il presidente nazionale di Cives, Michele Fortuna. Sempre in evidenza, inoltre, la questione del terzo settore e degli infermieri che operano in realtà particolari. Premiati, inoltre, i partecipanti al quinto premio letterario del Collegio Ipasvi Ragusa. I primi tre classificati sono stati: Lorenzo Lampis (“Come stringere un guanto vuoto”), Carmelita Garofalo (“La mia bella siciliana dagli occhi mori”), e Luigi Cascone (“In viaggio verso l’uomo”). Premi anche per la prima classificata del concorso fotografico, Lorena Rossetti, con la foto dal titolo “Silenzio”.
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