I carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, collaborati dai colleghi della Compagnia di Ragusa, hanno arrestato due tunisini per aver rapinato un loro connazionale. Nella notte tra lunedì e martedì s’è presentato un trentenne tunisino presso la guardia medica di Santa Croce: l’uomo presentava contusioni in varie parti del corpo, alla testa e al naso, tanto che i medici hanno deciso l’immediato trasporto al Pronto Soccorso di Ragusa. Raggiunto da una pattuglia radiomobile, la vittima ha riferito di essere stato picchiato e rapinato da due connazionali e che conosceva tali persone. Allertati immediatamente, i militari di Santa Croce si sono recati presso l’abitazione dei due tunisini, residenti nella cittadina camarinense, due cugini braccianti agricoli. Accompagnati in caserma, i due si sono giustificati affermando che uno era stato aggredito e che poi, insieme, avevano reso “pan per focaccia” al connazionale, malmenandolo pesantemente. E fin qui poteva apparire una “semplice” lite con un reato di lesioni procedibile con querela di parte. Nel frattempo, infatti, l’aggredito era stato ricoverato in chirurgia con una prognosi iniziale di dieci giorni. Ma la questione delle banconote sottratte al tunisino non convinceva i militari che, nel frattempo, perquisiti i due cugini, avevano trovato e sequestrato parecchie banconote di vario taglio e – in particolare – non erano convinti delle giustificazioni accampate dai due sulla provenienza del contante. Hanno deciso pertanto – vista la gravità del fatto e il pericolo che i due potessero “cambiar aria” – di sottoporli a fermo. I due fermati sono i cittadini tunisini Mohamed Jamazi, 25enne e Yosser Amor, 20enne.
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