E’ stata la polizia londinese a mettere le manette a Dimitrie Rosu, il cittadino rumeno di 31 anni, che nel dicembre del 2008 aveva ucciso un suo connazionale a Comiso. I poliziotti di Scotland Yard hanno eseguito il mandato di arresto europeo emesso in Italia, mettendo fine al caso dell’omicidio di Daniel Carlan. La vittima era stata aggredita da Rosu e altri due suoi connazionali. Il gruppo lo aveva colpito ripetutamente alla testa e in altre parti del corpo, massacrandolo con bastoni di legno e un martello e procurandogli una “emoraggia sub aracnoidea con frattura pluriframmentaria”. Il ferito agonizzante era stato abbandonato per terra (dopo pochi giorni morì in ospedale). L’intervento immediato dei Carabinieri di Comiso aveva permesso di identificare uno dei tre aggressori, Gabriel Dogariu. Qualche giorno dopo era stato individuato anche il secondo omicida, Sebastian Colpos, di 37 anni, intercettato dai Carabinieri della compagnia di Bitti a bordo di un’autovettura in compagnia di altri connazionali. Il terzo complice dell’omicidio era latitante da 4 anni. Le indagini sono proseguite grazie al lavoro del Nucleo operativo della Compagnia di Vittoria e dei carabinieri della Stazione di Comiso, che hanno operato in stretta collaborazione con Scotland Yard e con il tramite dell’Interpol. E’ stata la Polizia londinese, infatti ad avere individuato la presenza di Rosu nel Regno Unito, dove l’omicida si era recato, trovando rifugio dalla madre. Domenica si è chiuso il cerchio intorno a Rosu, che è stato arrestato e subito condotto nelle carceri londinesi, in attesa del provvedimento di estradizione in Italia, dove espierà la pena.