E’ stata rinvenuta l’auto, gli indumenti e l’arma utilizzata dai rapinatori la sera del 29 dicembre durante l’assalto alla rivendita di tabacchi di via Napoli a Scoglitti. Già la polizia aveva compreso che i quattro arrestati avessero cambiato auto, si fossero cambiati d’abito, e, soprattutto, si fossero preoccupati di occultare il fucile, oggetto troppo importante per rapinatori d’esperienza come Campailla e Di Stefano che con analoghe modalità, in periodo pre-natalizio, due anni fa, avevano rapinato una tabaccheria di Vittoria, imbracciando anche quella volta un fucile da caccia. Il territorio compreso tra la periferia di Scoglitti ed il luogo in cui i 4 soggetti sono stati intercettati è stato “battuto” palmo a palmo. Le ricerche sono state coronate da successo quando in c.da Gerbe Resinè all’interno di un podere è stata rinvenuta, con gli sportelli aperti, una Fiat Uno di colore grigio verde. I controlli in banca dati hanno stabilito che di quel veicolo era stato denunciato il furto la sera del 24 dicembre. Immediata la sensazione che si trattasse dell’auto ricercata; distante alcune decine di metri dall’auto, capi d’abbigliamento identici a quelli descritti dai testimoni e immortalati dalle telecamere di sorveglianza interna alla tabaccheria. L’acume investigativo degli agenti non si è fermato e con l’utilizzo di attrezzature tecnologiche si è cercata l’arma che dopo alcune ore è stata rinvenuta occultata sotto una catasta di pali di cemento del tipo utilizzati per la realizzazione della struttura delle serre. Si tratta di un fucile da caccia calibro 12 automatico Beretta mod. 301, perfettamente funzionante. Rinvenuta anche una cartuccia dello stesso calibro. Il fucile, occultato per essere recuperato dagli stessi malviventi (se non fossero stati arrestati) o da altri eventuali malviventi, sarà inviato ai laboratori della Polizia Scientifica per gli esami di comparazione balistica volti a stabilire se sia stato utilizzato in altri episodi delittuosi. Indagini in corso in ordine anche alla sua provenienza.