La ricostruzione storica curata nei minimi particolari, l’installazione degli stand legati ai laboratori del gusto, il mercatino dell’artigianato a palazzo Barone hanno contribuito a garantire quel valore aggiunto che è stato gradito dai visitatori. I quali anche ieri hanno affollato in massa i luoghi del presepe, nel caratteristico quartiere antico del “Cuozzu”, soprannominato non a caso “museo a cielo aperto”, che ha continuato ad affascinare i numerosi presenti con la bellezza del proprio paesaggio e la rappresentazione degli antichi mestieri. La Giarratana di un tempo è tornata a prendere vita. Una speciale attenzione che è risultata molto gradita dalla gente che, dopo essersi rifocillata con panini a base di porchetta, ha cominciato la “scalata” verso la grotta della Natività. “E’ stata – afferma il sindaco Bartolo Giaquinta – una grande prova di abilità e di destrezza da parte di tutti i volontari che hanno partecipato alla rappresentazione, che si sono sentiti, come dire, addosso la maglietta della città di Giarratana e hanno voluto contribuire a questo progetto con grande spirito di abnegazione”.