A distanza di quattordici anni dalla Strage di San Basilio, altri arresti. Il Gip del Tribunale di Catania Laura Benanti, su richiesta della Dda etnea, ha emesso cinque misure cautelari in carcere nei confronti di Giuseppe Selvaggio, 41 anni di Mazzarino, Alfonso Scozzari, 57 anni di Vallelunga Pratameno, Claudio Calogero Cinardo 34 anni di Mazzarino, Orazio Buonprincipio, 44 anni di Riesi, e Salvatore Siciliano, 48 anni, di Mazzarino, questi ultimi attualmente detenuti rispettivamente a Caltanissetta e a Novara. Per loro l’accusa è di avere partecipato direttamente alla strage del 2 gennaio del 1999 in cui persero la vita cinque persone: Angelo Mirabella (ritenuto in quel momento referente del clan della Stidda di Vittoria), Rosario Nobile e Claudio Motta, ritenuti affiliati al clan Dominante e due giovani avventori del bar, Rosario Salerno e Salvatore Ottone, che nulla c’entravano con quella “spedizione punitiva”. Mandanti della strage, a suo tempo identificati, arrestati e già condannati, sono stati i fratelli Giovanni e Alessandro Piscopo, il loro cugino Alessandro Piscopo, ed Enzo Mangione, ritenuto il basista dell’agguato, tutti affiliati agli Emmanuello di Gela. A dare l’ordine di uccidere Mirabella sarebbe stato il gelese Alessandro Emmanuello, fratello del boss Daniele, che aveva deciso di eliminare i potenti vertici della Stidda vittoriese per poter estendere la sua egemonia su Vittoria, Ragusa e sull’intera Sicilia sud-orientale. Le indagini si sono avvalse del contributo fornito da numerosi collaboratori di giustizia. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Caltanissetta.