L’accusa è autoritarismo. Questo l’articolo e le dichiarazioni apparsi sul giornale Sicilia Live: “I veleni della composizione delle liste producono da subito i loro effetti. Senza nemmeno dovere aspettare 24 ore, già questa mattina si sono registrate forti scosse di assestamento nello scenario politico regionale. Il caso riguarda il gruppo Territorio, dove si consuma una clamorosa scissione. A fare le valige, infatti, è il leader e capogruppo all’Ars, Nello Dipasquale, già sindaco di Ragusa, che lascia il gruppo, sfiduciato dai suoi compagni di movimento, e trasloca dalle parti della Lista Crocetta (…). La presidenza dell’Ars oggi ha chiesto al gruppo di cambiare denominazione. Ma gli altri deputati del gruppo, Alice Anselmo (vicecapogruppo), Marcello Greco, Salvatore Lo Giudice e Gianfranco Vullo rendono noto di avere inviato ieri una lettera di sfiducia a Dipasquale. “La vita del gruppo da più di un mese è caratterizzata da iniziative personali del capogruppo che non trovano riscontro nella volontà e nei disegni perseguiti dal gruppo – scrivono i deputati -. Il gruppo parlamentare non può muoversi ignorando l’esistenza di un movimento politico mai coinvolto nelle decisioni assunte a nome del gruppo”. Per i deputati “questo modo autoritario offende il metodo democratico e getta pericolose ombre su tutto il movimento ingenerando l’equivoco che lo scopo dell’esistenza del gruppo sia quello di elemosinare una qualche evidenza di governo o di rivendicare spoglie”(…). A scatenare la tensione nel gruppo, la composizione delle liste per le Politiche. A quanto si apprende, una parte del movimento sarebbe stata intenzionata a scendere direttamente in campo, magari aderendo al progetto del Centro democratico di Tabacci, senza però trovare una sponda in Dipasquale. Territorio, insomma, muore ancora in fasce. E bisognerà adesso capire quali saranno le mosse dei quattro superstiti, che comunque rimangono nell’alveo della maggioranza di governo. I quattro potrebbero passare al misto, visto che è improbabile che ottengano una deroga per mantenere in vita il gruppo slegato da partiti nazionali, oppure potrebbero guardarsi attorno per trovare un quinto uomo che aderisca al gruppo. “Passeremo al gruppo misto e con altri costituiremo un nuovo gruppo all’Ars – dice all’Ansa il deputato Marcello Greco -. Noi ribadiamo il sostegno al governo Crocetta. Non ho nulla contro Dipasquale, sono felice che finalmente otterrà quell’assessorato che gli era stato promesso da Crocetta – aggiunge Greco -. Il movimento esce da questa storia con le ossa rotte. Lavoreremo per la formazione di un altro gruppo e speriamo ora di poter fare politica piu serenamente”.
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