Dopo un mese di presidio davanti l’ingresso del Palazzo di Città gli indigenti hanno sospeso la protesta. Sospesa, ma non conclusa, la battaglia degli ex sussidiati ed ex lavoratori, che sino al 31 dicembre scorso sono stati impegnati nei servizi di integrazione sociale (custodia e manutenzione nelle ville comunali e bagni pubblici della città) e che dal primo gennaio non hanno più effettuato alcuna prestazione lavorativa per il Comune di Ragusa. Gli indigenti hanno preso questa decisione, ieri mattina, al termine di una assemblea con i rappresentanti dei sindacati e del Pdlc. Smobilitando il presidio i manifestanti hanno accolto la richiesta del prefetto Annunziatò Vardè. Il rappresentante di Governo in un confronto con i rappresentanti sindacali e del partito comunista dei lavoratori, e alcuni manifestanti si è impegnato a farsi carico di questa vertenza nei confronti del Commissario straordinario e degli altri interlocutori, a patto però, che il presidio venisse sgomberato. Gli indigenti hanno informato la Digos della sospensione del presidio e a sua volta l’organo di Polizia ha allertato la Protezione civile per procedere allo smontaggio della tenda e del bagno chimico che da un mese sono installati nel piazzale Matteotti.
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