Nuovo intervento di Legambiente sulla vicenda del grave inquinamento che da due anni colpisce le sorgenti Oro e Misericordia, e da qualche giorno anche alcuni pozzi che riforniscono di acqua potabile il comune di Ragusa. In una nota, inviata al Commissario Straordinario del Comune di Ragusa si evidenzia che l’inquinamento non solo ha determinato e determina, ma verosimilmente determinerà ancora una forte riduzione delle disponibilità idriche per i cittadini. La fonte dell’inquinamento è stata individuata dall’Arpa in alcune aziende zootecniche che ricadono nell’area di ricarica delle sorgenti Oro e Misericordia. “Fino a quando non si interverrà sull’origine del problema l’inquinamento rischia di continuare ed aggravarsi, in particolare ogni qualvolta ci saranno piogge di un certo rilievo, mettendo continuamente a rischio la qualità dell’ambiente, delle acque potabili – scrive Legamebiente – e la salute dei cittadini. Anche in questa vicenda, come in molti altri casi la normativa c’è, ma non viene o viene mal applicata; nè ci sono adeguati controlli”. Legambiente, ricordando la normativa vigente relativa all’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue provenienti dalle aziende zootecniche (D.A. 17 gennaio 2007) evidenzia che le condizioni che permettevano l’utilizzo fin qui avutosi degli effluenti degli allevamenti non ci sono più, alla luce del grave inquinamento, e quindi chiede al commissario di intervenire al fine di imporre specifiche prescrizioni, compresa la sospensione a tempo determinato ovvero il divieto di esercizio delle attività di utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici nell’area in questione, visto che per assicurare la protezione del patrimonio idrico nelle zone di protezione delle aree di ricarica delle falde le autorità possono adottare limitazioni e prescrizioni per gli insediamenti zootecnici”.