Nella storia dello smantellamento della stazione ferroviaria di Ragusa va aggiunta un’altra data miliare. E’ quella di un giorno imprecisato di gennaio 2013, quando la direzione regionale Fs ha fatto blindare le porte delle sale di attesa. A fare l’amara scoperta sono stati nella notte di questa “storica” giornata i barboni, che regolarmente utilizzavano la sala d’attesa della stazione Fs di Ragusa, come dormitorio notturno. A mezzanotte e mezza della stessa giornata anche i viaggiatori, che arrivano in stazione con l’unico treno in parte collegato con il “continente”, hanno dovuto prendere atto che da adesso in poi, a Ragusa, i pendolari devono aspettare le coincidenze con gli altri treni al freddo. Gli utenti si sono lamentati. Ma da parte della Fs non si torna indietro. Il motivo ufficiale per cui le sale di attesa sono state chiuse è appunto quello di evitare che di notte si trasformino in rifugi di senza dimora. Lo stesso motivo per cui qualche giorno fa, sempre la direzione regionale, ha fatto murare i locali nei quali erano situati degli impianti tecnologici. Se il decoro alla stazione di Ragusa è assicurato, dato che nessun senzatetto può più entrare, non si può dire lo stesso per la tutela della comodità degli utenti delle ferrovie. Adesso Ragusa ha una stazione blindata e fantasma.