L’emergenza idrica è destinata purtroppo a continuare. Fumata nera per la riapertura dei pozzi B e B1. Giovedì mattina vertice in prefettura nel corso del quale non si è arrivato all’ok, in quanto l’Asp vuole attendere qualche altro giorno prima di prendere una decisione. Sulla questione dell’emergenza idrica, interviene il coordinatore del Pid, Francesco Barone, per il quale è necessario che si intervenga quanto prima anche su un controllo dei prezzi che vengono applicati dai privati. “E’ necessario un controllo – afferma Barone – perché vengano equiparati i prezzi dei privati. I rifornimenti d’acqua vanno da 50 a 100 euro senza che spesso ci sia un nesso logico. Inoltre si deve pensare in fretta a rimborsare nella prossima bolletta i soldi che i cittadini hanno pagato ingiustamente fino a questo momento”. Barone, poi, va oltre. “Mi fa strano – conclude – leggere una determina in cui viene assunta un consulente, che certamente stimo sia sul piano umano che professionale, e che prima aveva operato in maniera gratuita, ma che ora costerà circa 4000 euro in due mesi. Questi soldi si sarebbero potuti investire per fornire più autobotti o per altre spese per la conduttura”.