Si cerca di fare chiarezza su oltre due anni di interventi realizzati o che si sarebbe dovuto realizzare per far fronte al l’inquinamento della sorgenti Oro Scribano e Misericordia prima e del Ciaramite dopo. La commissione consiliare Trasparenza é tornata a riunirsi, martedì mattina, a Palazzo dell’Aquila. Dalle carte é emerso che nel settembre 2011 il Comune era già al corrente della grave situazione di inquinamento. Era stata l’Arpa a fare apposita segnalazione al Comune. É stata la dirigente dell’Agenzia per le protezione dell’Ambiente a portare i documenti ai commissari. É venuta fuori, dalle carte del Comune un’ordinanza del 1997, quando c’era come sindaco Giorgio Chessari, ordinanza che vietava la realizzazione di concimaie in quella zona che risultava, sulla base di uno studio scientifico, inadatta, in quanto insisteva sulle aree di ricarico delle sorgenti. I commissari hanno, quindi, iniziato a valutare gli atti a disposizione, dal momento che il ruolo della commissione non é quello di trovare soluzioni al grave problema, ma “indagare”, ovviamente per quanto di competenza, su quanto accaduto. Spetterà alla Magistratura, che ha già disposto alcuni sequestri di concimaie, valutare tutti gli aspetti della vicenda dal punto di vista delle eventuali responsabilità penali. I disagi dei cittadini non ci fermano, e la situazione é sempre più critica.
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