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21/02/2013 -

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Ragusa, emergenza acqua L’associazione Partecipiamo diffida e mette in mora il Comune

partecipiamoLa società civile si muove, ed era ora, perchè i disagi creati dalla cattiva politica che non ha saputo controllare le aziende zootecniche e che ha trascurato temi fondamentali come la salute e l’ambiente, hanno precisi responsabili. L’amministrazione Dipasquale ha sottavolutato e trascurato l’inquinamento: sarebbe risultato stonato nella “grande Ragusa” denunciare la miopia e l’arretratezza di un’intera economia spacciata come modello, e il funzionario della Regione, la Rizza, non riesce a uscire da questo guaio. Nel frattempo le sofferenze ed i pericoli per i ragusani non si alleviano. Ha fatto bene la neonata associazione Partecipiamo a rappresentare la protesta di 150 cittadini che in documento inoltrato all’amministrazione la diffida “a ripristinare immediatamente l’erogazione dell’acqua garantendone la salubrità e la purezza, eventualmente previa adozione di ogni procedura atta a renderla potabile se tale non è o ad evitare ammaloramenti eliminandone le cause di contaminazione. Relativamente al tempo già trascorso ed a quello che dovesse malauguratamente trascorrere sino alla dovuta normalizzazione – come si legge nella diffida presentata dall’associazione Partecipiamo -, si fa, sin d’ora, riserva di adire le opportune vie giudiziarie per ottenere una proporzionale ed adeguata riduzione del canone idrico, stante il palese inadempimento di codesta Amministrazione, non configurandosi nella disposta sospensione del servizio alcuna causa di forza maggiore, ma essendo – continua la diffida presentata dall’associazione Partecipiamo -, piuttosto, la sospensione medesima, da ascriversi a conclamata omissione di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di adduzione a partire dalle relative fonti. Si fa, altresì, riserva di richiedere il risarcimento del grave danno derivato, tanto dalla necessità di approvvigionarsi privatamente – ove ciò sia stato possibile – quanto dal gravissimo disagio che la totale sospensione dell’erogazione dell’acqua ha causato – continua la diffida presentata dall’associazione Partecipiamo – sotto molteplici profili”. Ricordiamo che migliaia di cittadini hanno dovuto far ricorso alle autobotti private per approvvigionarsi di acqua.

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