Sabato mattina, personale della terza sezione della Squadra Mobile di Ragusa, ha dato esecuzione all’Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del pregiudicato ragusano Vito Savarino, di anni 40, responsabile dei reati di atti persecutori, sequestro di persona, concorso in violenza sessuale, violenza privata, concorso in lesioni personali aggravate, ai danni di una cinquantenne ragusana con la quale in precedenza aveva mantenuto un breve rapporto sentimentale. La misura cautelare trae le sue origini dalle denunce e querele sporte dalla malcapitata, vittima di una serie di azioni vessatorie inflitte dal suo persecutore consistite nell’averla sequestrata all’interno della sua abitazione al fine di usarle violenza sessuale, violenza privata, cagionandole lesioni personali aggravate. Dopo che la vittima era riuscita a liberarsi dalle grinfie del persecutore, trovando serenità presso una casa famiglia sita in un comune limitrofo, il Savarino, dopo ripetuti appostamenti, insidiose telefonate e sms indesiderati, costringeva la donna ad andare con lui. La malcapitata, dopo essere stata ancora una volta vessata, ha poi approfittato della temporanea assenza del suo persecutore, per liberarsi ed ha trovava la forza di denunciare tutte le vicissitudini delle quali era stata vittima. La vita della vittima era diventata particolarmente gravosa anche dopo essere stata costretta a trasferirsi di abitazione, rimanendo intere giornate all’interno della stessa temendo seriamente per la propria incolumità personale e del proprio figlio. Vito Savarino aveva esteso il suo raggio di azione anche ai familiari della vittima, come pure al luogo di lavoro del figlio della vittima, attraverso continue telefonate tese ad ottenere un contatto con la vittima.