Il dramma shakespeariano si carica della forza e della vivida corposità del dialetto per sprigionare un turbinio di emozioni capaci di catturare, coinvolgere, e a tratti anche sconvolgere lo spettatore. “Libero Amleto – Tinturìa ‘u to nomu è fimmina”, andato in scena sabato e domenica pomeriggio al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, entusiasma e colpisce al tempo stesso. Un eccezionale Saro Minardi ha vestito le parti dell’uomo condannato ad uno struggente dolore, il protagonista di una tragedia che si muove tra vita e morte. Presentato dalla compagnia “Teatro degli Specchi” di Catania, “Libero Amleto” nasce da un’idea di Carlo Ferreri. Progetto e produzione sono di Marco Tringali, le scene e costumi di Salvo Manciagli, scrittura del movimento di Giovanna Amarù, i suoni di Paolo Schembari, adattamento e traduzione di Saro Minardi. A suon di musica rap si rivive il dramma, per arrivare al ritmo di una danza africana con cui Amleto libera il suo dolore, sprigiona le ali. Con “Libero Amleto” si è conclusa Teatro d’Attore 2012/2013, la rassegna teatrale del teatro Donnafugata con la direzione artistica di Vicky e Costanza Di Quattro. Prossimo appuntamento con “Primavera teatrale ragusana”. Si tratta di tre imperdibili appuntamenti tra aprile e maggio. Info: 333.9443802 o 339.2912245.