Il 26 marzo è il giorno fissato per il fatidico confronto con Trenitalia e Rete ferroviaria italiana. Da oltre un anno le istituzioni della provincia di Ragusa non sono riuscite ad avere una interlocuzione con le società che gestiscono le Ferrovie. Quindi, se non altro, questo unico risultato, appunto il vertice di giorno 26 a Palermo, scaturito dalla riunione che si è svolta mercoledì a palazzo d’Orleans, con l’assessore regionale alle Infrastrutture Sebastiano Bartolotta, è almeno il primo punto utile in questa complicatissima vertenza. All’incontro hanno partecipato tutti i deputati regionali, i rappresentanti della Cub Trasporti Pippo Gurrieri e Vincenzo Firrincieli e il capogabinetto della Provincia, Gianni Molè. In particolare il delegato del commissario straordinario dell’ente di viale del Fante ha chiesto la riproposizione del treno barocco per la prossima stagione estiva. “Il treno barocco ha avuto, come in passato, un notevole riscontro dei turisti che guardano con interesse ai siti Unesco delle province di Ragusa e Siracusa”, ha spiegato Molè. Nonostante, però, il servizio funzionasse, e quindi fosse redditizio, è stato sospeso. Il portavoce del sindacato dei trasporti Gurrieri ha illustrato tutte le rivendicazioni che fanno parte della piattaforma elaborata dal comitato provinciale sulla mobilità della provincia di Ragusa. Gurrieri ha chiesto, in particolare, all’assessore regionale di sollecitare il Governo isolano ad assumere il ruolo di cabina di regia nella vertenza del trasporto degli studenti pendolari. “Abbiamo rimarcato la necessità – spiega – di trovare una soluzione al trasporto degli studenti pendolari da Vittoria, Comiso e Modica, con il coinvolgimento dell’Ast, prima dell’inizio del nuovo anno”. A Trenitalia e Rfi si chiederà lo stop allo smantellamento.
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