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09/03/2013 -

Cronaca/

ARRESTATO MODICANO: CON ASSEGNI FALSI HA PAGATO UN ALBANESE PER FARE SESSO

assegnoI militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Ragusa hanno arrestato un giovane per essere evaso dai domiciliari e aver speso due assegni apponendovi nome e firma falsi. Qualche giorno fa, da una banca di Ragusa, il direttore ha chiamato sul numero unico europeo di pronto intervento 112 riferendo che presso la sua filiale c’erano due stranieri presentatisi per cambiare due assegni, ma che questi, dal controllo dei numeri seriali, risultavano smarriti lo scorso anno. Sul posto veniva inviata un’autopattuglia dell’aliquota radiomobile di Ragusa che, entrata in banca, ha preso i due stranieri, due albanesi, e li ha portati in caserma. I due hanno raccontano una storia piuttosto dettagliata e verosimile: si erano recati in banca per cambiare un assegno che uno di loro aveva ricevuto qualche giorno prima da un ragazzo di Modica quale contropartita di due rapporti sessuali che avevano consumato nell’auto dell’albanese nelle campagne intorno a Scicli. Nella seconda occasione, i due s’erano dati appuntamento a Scicli davanti al cinema, dove il modicano era arrivato a bordo di uno scooter. Ma al ritorno, per la forte pioggia, l’aveva accompagnato a Modica e avevano lasciato il ciclomotore a Scicli con l’impegno da parte dello straniero di riportarglielo alla prima occasione utile. Tant’è che l’albanese s’era tenuto le chiavi. L’albanese per i due rapporti aveva ricevuto due assegni, uno da trecento e uno da quattrocento euro. I carabinieri hanno verificato la presenza del mezzo e la corrispondenza delle chiavi, risalendo subito alla proprietaria, madre di una loro vecchia conoscenza, un giovane che aveva vissuto anche a Ragusa ed era noto per i suoi precedenti comportamenti fraudolenti. Scoprivano altresì che al momento era ai domiciliari a Modica. Per procacciarsi il sesso era quindi evaso due volte. Il blocchetto degli assegni era stato smarrito l’anno scorso da una donna di Ragusa. Il procuratore della Repubblica di Modica, dott. Francesco Puleio, condividendo le ipotesi dei carabinieri, ha richiesto al giudice di arrestare il trentaquattrenne modicano e di sottoporlo nuovamente agli arresti domiciliari.

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