Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla nostra redazione da una telespettatrice di Tele Nova. L’annoso problema della mancanza di un teatro a Ragusa non merita più alcuna considerazione. La vergogna di un centro di Provincia che lascia i suoi cittadini privi di una struttura essenziale per i vantaggi, non soltanto culturali, ma anche politico-sociali, diventa doppia, considerando le innumerevoli iniziative di gruppi teatrali, compagnie locali di dilettanti e quanto altro, che a fatica con mille difficoltà, riescono a tener vivo il desiderio di partecipazione ad eventi che, soprattutto nell’ambito dello spettacolo, esigerebbero quegli spazi idonei, ad ogni espressione musicale, teatrale e di genere artistico. La vergogna, ancora una volta, è vedere il Cine-Teatro 2000 chiuso tutto l’anno, e che si apre soltanto nelle “grandi occasioni” e per “grandi” s’intende quelle che comportano spese elevate di affitto e di conseguenza spese elevate per l’utenza. Dobbiamo ritenerci fortunati se possiamo usufruire del Teatro Donnafugata di Ibla, purtroppo con un numero di posti ristretto, ma che comunque, abilmente gestito, consente di trascorrere gradevoli serate. Ultimamente spettacolo eccezionale è stato quello del 27 Gennaio scorso che ha visto la partecipazione della bravissima pianista Antonella Rollo e l’originale esibizione del maestro Peppe Arezzo al pianoforte e del valente violinista Giovanni Cocuccio, che ha trasmesso forti emozioni eseguendo brani di famose colonne sonore. Lodi e apprezzamenti particolari vanno riconosciute a tutte le organizzazioniche nell’ambito del cinema, del teatro e degli spettacoli musicali lavorano assiduamente e con passione “lottano” (è il caso di dire), per ottenere degli spazi, usufruendo delle scarse strutture disponibili. Che cosa dire dei ragazzi che gestiscono il Cinema Lumière dove ogni anno si svolge il Festival del Cinema Costa Iblea o dove puntualmente da anni la Federazione Italiana Cineforum propone film d’autore molto apprezzati dal pubblico appassionato? Oltremodo lodevole la “Melodica” diretta da Laura Nocchiero che programma da anni una stagione concertistica prestigiosa molto partecipata. A testimoniare ancora la voglia di promuovere teatro per andare incontro al desiderio di partecipazione, numerosi gruppi teatrali che, soltanto per diletto e, conciliando lavoro e famiglia, riescono a offrire al pubblico spettacoli divertenti e a volte impegnati. Tra questi la Compagnia “Invece Teatro”, che ha presentato al circolo culturale “Palco1” uno spettacolo ironico “e chi dice donna dice…”, protagoniste Vania Orecchio e Simonetta Cuzzocrea. Un apporto particolare è dato dalla compagnia Palchi Diversi, che ha proposto nel 2013 una rassegna molto interessante. Apprezzati, sono stati “La rivolta degli insetti” e lo spettacolo “Le sedie” di Ionesco che ha dato l’opportunità ai due protagonisti di cimentarsi in una non facile dimostrazione del loro elevato grado di professionalità. Il testo certo non si presta a una facile lettura da parte del pubblico, ciò nonostante non è stato difficile per coppie anziane, presenti allo spettacolo, identificarsi con la coppia protagonista nell’opera di Ionesco, rielaborata dal regista attore, Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna, e di trovarne la grande attualità, vivendo la stessa condizione umana, fatta di niente, di vuoto nella routine quotidiana in una società che ha ucciso il culto delle idee e dei valori e dove aleggiano principalmente noia e indifferenza. Dicendo questo sto riferendo parte del commento fatto all’opera “Le sedie” da una spettatrice attenta qual è Tina Cannizzaro, che ha espresso parole di sentito compiacimento e che ha detto “Bravi” agli attori protagonisti per l’efficace disegno scenico e l’ottima recitazione. Diciamo allora che “nonostante tutto il Teatro c’è…”
Maria Moscato