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14/03/2013 -

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ADICONSUM RAGUSA: “NO ALL’ACQUA NON POTABILE”

adiconsum_logoContinua la carenza idrica a Ragusa. Nonostante siano trascorsi oltre due mesi dalla chiusura dei due pozzi, ad oggi non c’è risoluzione al problema, nonostante ne siano interessati il Comune, la Prefettura, l’Asp ed altri organismi”. Adiconsum ricorda che il problema sta causando disagi anche economici, specie nelle famiglie monoreddito. Scrive Adiconsum: “Apprendiamo della decisione dell’Amministrazione di immettere nella rete l’acqua di uno dei due pozzi inquinati e dichiararla non potabile; riteniamo questa soluzione un rimedio peggiore del male in quanto anche quando non si dovessero correre seri rischi per la salute umana, si verrebbero a creare delle giustificate paure da parte dei cittadini, anche perché non si avrebbe la certezza che l’acqua riceva il giusto pretrattamento e pensiamo alle scuole, ai ristoranti, agli alberghi e tutte le strutture ricettive oltre che alle famiglie stesse. Come Adiconsum – scrive l’associazione dei consumatori – siamo contrari a questa soluzione che, riteniamo, serva solo a spostare il problema; non chiediamo una soluzione tampone ma chiediamo di conoscere la fase progettuale che l’Amministrazione sta mettendo in atto per la soluzione definitiva del problema e della prevenzione per far sì che in futuro situazioni del genere possano essere fronteggiate in modo sicuro e idoneo. Intanto nell’immediato chiediamo che l’Amministrazione – scrive Adiconsum – si adoperi affinché tutti i cittadini abbiano l’approvvigionamento idrico necessario senza dover affrontare ulteriori spese che incidono fortemente sul bilancio familiare. Auspichiamo che la decisione di immettere acqua non potabile nelle conduttore sia ponderata attentamente, e che la soluzione non metta in pericolo la salute pubblica ne che possa creare una psicosi che di certo è da evitare. Sempre, nelle more di una soluzione definitiva, si potrebbe pensare a requisire dei pozzi privati o utilizzare l’Acqua della Diga di Santa Rosalia. Resta comunque – scrive Adiconsum – il problema dei rimborsi ai cittadini per l’acqua acquistata; rimborsi che devono essere posti a carico dell’Amministrazione o in conguaglio con le prossime fatturazioni”.

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