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11/04/2013 -

Formazione/

FORMAZIONE SALESIANA IN PIAZZA A RAGUSA

chiesa salesianiQuando la protesta è anche educativa. Con banchi e sedie gli studenti dei corsi per l’assolvimento dell’obbligo formativo promossi dai Salesiani hanno manifestato in piazza Matteotti per dire “no” alla chiusura dei corsi “Oif” annunciata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta. Tanti striscioni, tutti con concetti molto chiari. “Nè geometri, né liceali, noi saremo degli artigiani”, per rivendicare l’importanza della formazione professionale che oggi consente il raggiungimento di un duplice obiettivo: consentire a quei ragazzi che non intendono seguire i corsi scolastici tradizionali di assolvere comunque l’obbligo formativo, evitando fenomeni di abbandono. Dall’altro lato a questi studenti vengono offerti percorsi di formazione reale e qualificata che, nella stragrande maggioranza dei casi, permettono di entrare immediatamente nel mondo del lavoro. D’un colpo si vorrebbe cancellare questo diritto, obbligando i ragazzi a iscriversi ai corsi scolastici tradizionali, pur sapendo che – dati alla mano rispetto a prima dell’introduzione degli Oif – il tasso di abbandono sarebbe enorme. Studenti ed educatori insieme, giovedì mattina, perchè c’è anche un problema che riguarda la stabilità lavorativa. Nonostante i corsi effettuati, la Regione non paga mai con puntualità. Si parla di diciotto mensilità arretrate che il personale della Formazione professionale deve ancora percepire. Ma oltre ai soldi, i formatori chiedono certezze, perchè i corsi non vengono mai approvati in tempo, nonostante si sappia che l’anno scolastico inizia a settembre. “Chiediamo – spiega uno dei formatori, Sergio Carfì – che venga riconosciuto da tutte le Istituzioni dello Stato il lavoro sociale, culturale, formativo, educativo e professionale che svolgiamo nei confronti dei ragazzi a volte difficili, ragazzi che vogliono diventare onesti artigiani, evitando che vadano ad accrescere il fenomeno della dispersione scolastica”. Una delegazione, della quale faceva parte anche Giorgio Massari, è stata ricevuta dal commissario straordinario del Comune, Margherita Rizza. “Il commissario – ha spiegato Massari ai ragazzi – ha riconosciuto l’importante lavoro svolto nelle nostre scuole. Ha preso anche l’impegno di rappresentare a Palermo le nostre richieste”. “Non siamo studenti di serie B”, è lo striscione che introduce le richieste degli alunni. “Chiediamo – spiegano i ragazzi, buona parte dei quali provengono da altri centri della provincia – che i corsi, essendo rivolti ai minori in obbligo scolastico, inizino puntualmente a settembre e non da dicembre o a gennaio. Chiediamo che ci vengano dati dagli enti locali i rimborsi per il trasporto fino ai 18 anni, così come avviene con i nostri coetanei che frequentano i licei e gli altri Istituti superiori. Ed ancora chiediamo che le borse di studio degli anni precedenti ci vengano assegnate”. Il Centro di Formazione professionale salesiano è presente a Ragusa da quasi 50 anni. Attualmente ha 150 ragazzi all’anno, già in possesso della terza media, ma che devono completare l’obbligo formativo con corsi triennali. In tutto sono dieci i corsi: tre nel settore elettrico, tre in quello meccanico tornitore, tre per serramentisti in alluminio.

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