In un clima di confusione assoluta che sta contraddistinguendo questo inizio di campagna elettorale, c’è chi punta all’operazione verità. Le primarie della chiarezza non hanno risolto alcun nodo, né di comprensione del quadro politico a sinistra, né per l’individuazione di un candidato unitario. Ora ci prova a fare chiarezza, ripercorrendo l’ultimo mese e mezzo di trattative, il coordinatore provinciale della lista “Il Megafono”, Claudio La Mattina. “Su Acate – ha spiegato ieri mattina in conferenza stampa – la nostra lista ha deciso di confluire alle primarie di centrosinistra appoggiando Raffo. A Comiso non ci siamo infilati nella diatriba tra Zago e Bellassai, attendendo una loro sintesi. Appoggeremo chi verrà indicato nelle primarie che vedono in campo due esponenti del Pd ed uno dell’Udc. A Modica abbiamo appoggiato il candidato del Pd perchè il centrosinistra ha trovato la sintesi sull’avvocato Giurdanella. Pur avendo un nostro candidato, abbiamo deciso di fare un passo indietro”. E su Ragusa? “Fin dall’inizio abbiamo voluto mettere al centro la coalizione che sostiene Crocetta, ossia con Pd e Udc. Ne è nata una trattativa estenuante con i partiti che avevano già espresso i loro candidati. L’Udc che sin da subito aveva scelto la Migliore e il Pd, dove l’orientamento su Calabrese era da sempre chiaro”. Si arriva poi alla riunione palermitana. Ma quell’accordo è saltato per una “irrazionale fuga in avanti di Territorio”. Una rottura “irrazionale”, ha ribadito La Mattina, che poi ha ammesso: “Una rottura che dal punto di vista politico ha un senso perché non ci accomunava nulla tra Territorio, Pd e Megafono”. Poi anche l’Udc si è defilato, andando con Territorio. Alla fine la scelta di Emanuele Occhipinti. Una decisione “sub judice” dopo le dichiarazioni di Nello Dipasquale per il quale il simbolo del Megafono sarà a sostegno di Cosentini? “Lunedì avrò un incontro con il presidente Crocetta – ha risposto La Mattina -. Nei partiti si rispettano gli organismi, ed io sono il segretario provinciale”.