E’ stata accolta a Palermo la richiesta di rifinanziamento della legge 61/81 su Ibla che, in un primo momento, era stata azzerata. I cinque parlamentari regionali della provincia di Ragusa hanno presentato un emendamento (sostenuto anche da altri parlamentari) che mira a ripristinare le somme della legge su Ibla. “La posta in palio è alta – afferma il segretario cittadino del Pd Giuseppe Calabrese – ne va del futuro della nostra città e della tutela dei beni architettonici presenti nei nostri centri storici. Ma non è ancora finita. Potrebbe registrarsi qualche ulteriore “agguato”. Ecco perché, consapevoli del rischio che Ragusa corre, il Pd ha chiesto a tutti i gruppi del Consiglio comunale di essere presenti durante i lavori d’aula a Palermo in occasione del dibattito e dell’approvazione della Finanziaria regionale. Noi, lo diciamo sin da ora, ci saremo”. Sulla vicenda si registrano altre posizioni da parte di esponenti politici. Il candidato a sindaco Francesco Barone sottolinea che “ogni anno si ripete la saga delle storiche crociate del territorio ragusano con i suoi rappresentanti, impegnati a bussare alle porte della Regione. La prossima amministrazione deve mettere nell’agenda dei suoi lavori un confronto aperto con la Regione sulla questione della legge su Ibla”. Il coordinatore dell’Udc Ragusa, Sonia Migliore afferma che “il risultato dell’emendamento adesso dovrà essere difeso al massimo”. “Un ulteriore sforzo bisogna sia compiuto – dice la Migliore – per evitare che il raggiungimento di tale traguardo risulti vano. Se dovessimo fare a meno della legge 61, per Ragusa sarebbe una perdita pesantissima”.