Una richiesta di incontro urgente su precariato Asp Ragusa e la proclamazione dello stato d’agitazione di tutto il personale è quanto richiede Angelo Tabbì, responsabile del Dipartimento Sanità della Fp Cgil di Ragusa. La richiesta e la presa di posizione è stata inviata al presidente della Regione, Lombardo, e all’assessore alla Salute, Russo, al direttore generale dell’Asp di Ragusa Ettore Gilotta, al Prefetto di Ragusa e alla deputazione della provincia. Tabbì fa una denuncia precisa su quanto promesso e quanto, invece, si stenta a fare. “Quanto sta avvenendo all’Asp di Ragusa, in tema di precariato ed esternalizzazioni, se non fosse vero si stenterebbe a crederlo. La Fp da tempo è impegnata a trovar soluzione alla problematica dei lavoratori precari (ausiliari, operai e cuochi) che da oltre un decennio operano all’interno dell’azienda contribuendo nel tempo col loro lavoro al buon andamento aziendale e a rendere economici i servizi resi. I lavoratori interessati, da quasi due anni in lotta, aspettano che si trovi una soluzione definitiva che quantomeno garantisca i livelli di attività preesistenti. Dopo varie soluzioni, finalmente sembrava che, con la proposta avanzata dal presidente della Regione il 20 maggio scorso,” spiega Tabbì “che prevedeva il passaggio alla Multiservizi dei lavoratori in questione, fosse tutto risolto. Tanto è vero che tutti i presenti, l’assessore Russo, il direttore generale Gilotta, la rappresentanza dei lavoratori e la Fp Cgil, abbiamo condiviso la proposta. Essa prevedeva che i 325 lavoratori precari potessero continuare a lavorare tramite una convenzione con la Multiservizi Spa Sicilia da stipularsi nel più breve tempo possibile e che, comunque, venivano garantiti a tutti tre mesi di lavoro entro l’anno, per consentire la maturazione del diritto all’assegno di disoccupazione. Veniva anche preso l’impegno che non sarebbe stato riavviato l’appalto delle pulizie che prevedeva l’allargamento delle attività svolte dal personale precario, in scadenza a giugno. Ma, a partire da quella data, tutti quegli atti che dovevano essere fatti con velocità non venivano effettuati: anzi, in sede aziendale, venivano differiti senza nessuna motivazione. Solo dopo nostra richiesta – scrive Tabbì -, per un intervento del presidente Lombardo, ottenevamo la formazione della task force regionale col compito di dare corso alla convenzione in pochissimi giorni. Ancora una volta, qualcuno riusciva a ritardare i tempi della convenzione, tanto da arrivare alla riunione della task force a fine settembre, facendo sì che i lavoratori che non avevano lavorato nel 2011 non maturassero il diritto alla disoccupazione in quanto venivano avviati al lavoro a partire da novembre e, come se non bastasse – aggiunge Tabbì -, con quella convenzione parziale l’Asp non rispettava gli impegni presi in sede regionale, proponendo la chiamata per i soli operai, lasciando fuori ausiliari e cuochi, smentendo di fatto quanto concordato col presidente e l’assessore. In questi giorni scopriamo che, con la delibera 1769 del 4 novembre, s’intende esternalizzare il lavoro sinora svolto dai precari, allargando l’appalto alla ditta” sostiene Tabbì “che attualmente svolge il compito della pulizia, igiene e sanificazione degli ambienti ospedalieri dei presìdi ragusani. Quali benefici ne trae l’Azienda, considerato che il costo che sosterrebbe con la convenzione alla Multiservizi – conclude Tabbì – è inferiore? Fra le altre cose, la ditta in questione è accreditata a fornire attività con caratteristiche di tipo assistenziale e pertanto sanitarie?”. Nella nota della Cgil si dichiara lo stato d’agitazione di tutto il personale e si annuncia la consultazione dei lavoratori.
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